giovedì 27 gennaio 2011

EatYourHeart...Out.....



Corridoi pieni di porte socchiuse o chiuse da aprire....

sai benissimo che la cosa migliore sarebbe uscire da questo fottutissimo palazzo decadente.

“Esci da questo cazzo di palazzo”.

Invece qualche cosa di morboso si crea lento e in silenzio,

mi spinge a salire le scale ed affacciarsi in nuovi corridoi,

sempre più bui,

sempre più spogli,

intonaci sgretolati e ombre.

Mentre affondo sento un sacco di mani che cercano di aggrapparsi a me,

mi chiedono come proseguire, cosa fare e cosa non fare, come comportarsi, che frasi pronunciare.

Come un’enciclopedia di sensibilità ascolto e consiglio.

“Sai? Vorrei dirti quanta rabbia sento dentro.

Quanto trovo che tutto sia tremendamente ingiusto...troppo ingiusto.

Così ingiusto da essere insopportabile ed opprimente."

Che rimane?

Il mondo illimitato della mente, dove tutto è plasmabile in funzione di desideri più o meno reali. Puoi andare a ritroso e cambiare a piacimento le cose,

una,

dieci,

cento,

mille volte,

fino ad arrivare ad ottenere la situazione perfetta.

Salto qua e là con i pensieri, dialogo con me, te, i mobili, i soprammobili e i sordi, quelli che anche se urli, bè….. non ti possono udire.

Non riesco a frenare quest’implacabile cascata di parole, potrei andare avanti illimitatamente, forse l’unica mia grande passione è scrivere.

La mia gabbia racchiude un’anima pesante.

E’ una giungla di sinapsi intricata, provo a muovermi aggrappandomi a fibre afferenti ed efferenti quasi fossero liane, per poi cadere nella palude grigia ed essere avviluppata nelle sabbie mobili dei miei viziosi pensieri.

Reprimo.

Reprimo grandi ondate di rabbia e di odio.

Odio quell’equilibrio che tutti ostentano, quelle facce che sorridono al niente, ignari ed ignoranti per lo più di tutto ciò che li circonda.

Quando smetto di prendermela con me, me la prendo con la gente.

E’ sole nero hardcore.

iO e Alice siamo tornate.