domenica 16 maggio 2010

Irezumi Ireru


Ed...è nuovamente domenica...neanche a farlo apposta.... Ecco il condominio ed il nuovo incipit....quindi il nuovo racconto. L'altro ha superato la moderazione, ma non è stato scelto come ovviamente immaginavamo...un'eroinomane ed uno yogurt...bè...fà da sè...


C’è una specie di luminosità nel suo sguardo stamattina.
Si vede da come è entrato in ufficio, da come ha centrato l’attaccapanni con la giacca
e da come mi ha salutato unendo pollice e indice e alzandoli alla bocca per invitarmi a prendere il caffè.
Mentre lavoriamo, ogni tanto si tocca il gesso e non può fare a meno di sorridere.
Mi avvicino e fingo di leggere il comunicato che ha davanti:
una piccola scritta storta spicca sulla piega bianca dell’ingessatura.

Una scritta piccola e fine, un corsivo che definirei quasi d'altri tempi, nero come la sponda di una spiaggia lavica spicca su quella candida ingessatura al polso. Inizio a socchiudere gli occhi, come se fossero il diaframma della mia Rollei 35s, per aumentare la profondità di campo sperando di riuscire a decifrare la parola, il tutto però in modo da non farmi notare da Jack. Usualmente aveva un'espressione seria e concentrata, un'impeccabile abbigliamento stile “rampante giovane in carriera” ed un accondiscendenza per ogni ordine del capo che lo portava ad attardarsi spesso in ufficio, a sostenere turni estenuanti, nonché ad essere il candidato ideale per la promozione che si annusava presto sarebbe arrivata. Si vocifera che se la spassi parecchio al di fuori di questi pochi metri quadri, che abbia intense relazioni con donne bellissime con cui frequenta i classici posti In della New York che non dorme. Pare che non conosciamo il nostro vicino di scrivania tanto da accennare solo un “ciao” o un “come và?”, qui la vita privata di ognuno è in realtà sotto la lente di ingrandimento e le informazioni che sappiamo gli uni degli altri sono snocciolate sotto forma di romanzi più o meno intriganti, con aggiunta di personaggi e fatti a piacere, nel momento in cui attendiamo i nostri surrogati caffeinici da poco meno di un dollaro, versati automaticamente da una cameriera rettangolare e sbiadita. La mia mente a volte mi ricorda fin troppo lo schedario che se ne sta ordinato e rigido alle mie spalle, anche ora, mentre raccolgo le informazioni su di lui che posseggo. Sento che le sue labbra si avvicinano alla mia orecchia sinistra “irezumi ireru “ voce profonda da brivido. Di scatto e presa alla sprovvista mi volto trovandomi a pochi centimetri dal suo volto, repentina abbasso lo sguardo imbarazzata dalla situazione, dall'essere stata colta in flagrante e dalla sua vicinanza, il mio viso è una gigante rossa. Il grande capo entra e si dirige da Jack, togliendomi dalla situazione di imbarazzo e, al contempo, dalla possibilità di chiedergli spiegazioni. Per tutta la giornata cerco di concentrarmi sul lavoro, le pratiche, il signor Harris che non fa altro che lamentarsi per essere stato messo da parte nelle trattative di acquisto dell'appartamento sulla 47th Street, la signora Flores che vuole assolutamente vendere il suo attico in Union Street entro luglio e insomma...tutte quelle cose che normalmente so sbrigare in maniera modestamente brillante, ma che oggi, bé, mi rendo conto non sono in grado di fare. Solo una parola mi continua a sbattere come una palla pesante da flipper tra l'emisfero destro e sinistro con l'intensità della voce di Jack, che mi ricordava a tratti un eco e a tratti il vento : irezumi ireru. Attendo la fine del turno e mi preparo una serie di discorsi più o meno plausibili per avere delle spiegazioni, ma quando scocca l'ora, Jack però non c'è più. Non lo vedo il giorno successivo, non mercoledì, non giovedì, non venerdì, neppure la settimana successiva. Sparito. Qualcuno vocifera che sia stato promosso come dirigente junior di una filale estera, altri che sia scappato con una delle sue donne, forse la stessa irezumi ireru....

Così, la vita continua ad andare avanti, tra pratiche e compravendite in ufficio, serate solitarie a base di brandy nel mio loft di Midtown e, di tanto in tanto, quella parola che si riesuma senza mai essere definitivamente sepolta irezumi ireru. Trascorse circa un anno e una mattina arrivo in ufficio con gli occhi più gonfi del solito per l'insonnia crescente che ormai è divenuta mia compagna di letto, dopo la dose mattutina di caffeina mi dirigo alla scrivania e trovo una lettera.

Strano” penso.

La prendo in mano e la giro e rigiro più volte, notando francobollo postale e timbri Giapponesi.

Forse si saranno sbagliati”.

Riguardo il destinatario “Susan White.” sussurro “Certo, sono io”.

Mi decido ad aprire la busta. Una lettera in fitta calligrafia piccola e fine, un corsivo che definirei quasi d'altri tempi, nero come la sponda di una spiaggia lavica e leggo:

Irezumi ireru,

ireru=inserire sumi= inchiostro nero.

La mia vita è illuminata da lanterne avvolte di carta di riso che accarezzano femminee tele umane da disegno. Quando mi affaccio ad ammirare il panorama il mio sguardo si perde in un Hokusai del monte Fujiyama. “

Rimango a bocca aperta e rileggo più e più volte con il cuore che batte forte quella piccola calligrafia fine, un corsivo d'altri tempi, nero come la sponda di una spiaggia lavica.

Lavoro incessantemente tutto il giorno, forse come non mai, fino alla fine del turno.

Oggi è martedì. Chissà che pensano i colleghi, vedendo la mia scrivania vuota ed in ordine. Chissà che penseranno non vedendomi i giorni successivi, non mercoledì, non giovedì, non venerdì e neppure la settimana che verrà.

Io me ne sto seduta con la cintura allacciata, una busta tra le mani e il vuoto sotto i piedi. Non voglio più essere Susan White.

Voglio essere una tela per irezumi ireru.




Siamo un po' assenti sorry...Marla ci impegna...e la mente ci tarla....




17 commenti:

  1. Scusate il formato orribile dei caratteri...ma nn so che è succeso....spero che leggiate lo stesso...sempre iO e Alice e tutto il condominio...

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  2. Mi avete fatto sognare, anche perche' mi riconosco in questa Susan White, tutta lavoro e serate solitarie...
    Chissa' che non arrivi una lettera anche a me, che mi faccia prendere il volo e lasciare tutto quanto alle spalle, non per fare la tela umana pero'!!!!
    Incrocio le dita affinche' questa volta il talento venga riconosciuto e premiato!!!
    Un abbraccione.
    Dony

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  3. mi dispiace per il primo racconto, però il vostro stile è particolare, x piacere a colpo sicuro dovreste plasmare ciò che scrivete x farlo rientrare nei parametri richiesti...ma perderebbe la sua unicità. credo che sia il dilemma degli scrittori: "cambiare o aspettare di essere apprezzati x ciò che si è?"
    Per me aspettate, venite in contro ma non sconvolgete il vostro stile.
    questo secondo racconto mi ha colpita un sacco, è un vero piacere passare di qui, scrivete troppo bene tu e Alice=)
    un abbraccio, Alice*

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  4. Molto bello, complimenti:)
    Questo potrebbe passare (fosse per me sicuramente).
    Se riesco posto il mio (che sarà censurato con mio sommo piacere)stamane. Ciao ragazze;)

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  5. Interessante come il primo, se uno scrittore deve aspettare di essere riconosciuto fa prima a fare la muffa. :) l'importante è che chi legge i racconti senta delle emozioni, che tu e Alice trasmettete molto bene.
    Io però ci rimango sempre di sasso perchè mi aspetto che le storie continuino... ^_^

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  6. Porc.. non ho fatto in tempo a inviare il racconto così ho provato a postarlo sul blog. Tre ore buttate nel cesso perché, senza motivo, me lo ha fatto sparire senza salvarlo neanche nelle bozze. Che nervoso!

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  7. E' sempre un piacere leggerVI.
    Mi eravate mancati...

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  8. Anch'io sono un pò assente,a me tarla l'università!

    Io però speravo che il tuo racconto lo prendessero!

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  9. Wow.. veramente..
    Anche questa volta il tuo racconto mi ha “rapita”.. complimenti.
    È bello leggere i tuoi scritti.. :)
    Volevo chiederti.. ma questi incipit vengono “dati” ogni settimana? Anche questo racconto l’hai inviato a blusubianco?
    Ti saluto.. anche io ultimamente sono un po’ assente..
    (condivido quanto ha scritto Monica)..

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  10. ma tu e Alice conoscete proprio tutto eh!!! questa canzone è vecchissima e non mi pare che fosse famosissima, accidenti che brave che siete0____0
    allora vi posso chiedere una curiosità?? il mio ragazzo mi ha detto che gran parte dei loro testi sono dedicati all'eroina e fin qui ci sono...ma anche questa canzone che ho postato lo è?
    un abbraccio*

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  11. grazie ragazze dello sforzo x rispondere alle mie "intrippate" domandexD
    vi voglio bene!!

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  12. Risulto troppo sfacciata se chiedo cos'è Irezumi Ireru??? ^.^*

    *°*Baci*°*

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  13. Sìsì, chiarissime..
    Ho capito.. è una cosa interessante.. :)
    E tu scrivi benissimo.. facci sapere se sul sito viene pubblicata qualcuna delle tue storie.. :)
    Altra domanda (scusa ma sono curiosa): di una stessa persona possono pubblicare più storie (naturalmente di incipit diversi..)?
    Niente “grazie” :) .. è un piacere leggervi! :)

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  14. Il nome in codice SH.LI.CA 01 spiega tutto(almeno riguardo all'esperimento). Spero di continuare in modo decente:)

    AHI AHI AHI! Voi e Cate mi state abbandonando, senza i vostri commenti il manuale del machete non è lo stesso :D

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  15. No carissime, non mi sono scoraggiata, ero solamente un po' perplessa, perche' le cose tutto sommato non vanno poi così male, problemi di salute a parte, e non riuscivo a capacitarmi di come la ricaduta potesse essere provocata da un attimo di relativo benessere psicologico...
    Pero' l'episodio e' stato isolato, allarme rientrato...
    E naturalmente tu e Alice colpite sempre nel segno, non e' semplice apprendere un nuovo modo di espressione quando l'unico che si conosce lo si usa da quasi tutta la vita, pero' mi sto impegnando su questo fronte...
    Un abbraccione in vista del weekend ormai alle porte, che spero porti buone nuove sul vostro fronte, in particolare quello letterario...
    Dony

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  16. capito tutto.. :)
    grazie mille per la spiegazione.. ma grazie soprattutto perchè passi sempre da me a commentare..
    grz, grz.. :)
    non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo racconto..
    comunque volevo chiederti.. con la tua insonnia come va? cambiato qualcosa? spero di sì.. naturalmente in positivo..
    'notte

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  17. Ciao! Mi chiamo kiky, per caso sono capitata nel tuo blog...ho letto il tuo profilo e devo dire che in molte cose ci somigliamo. Le tue parole sono davvero molto toccanti, mi piacerebbe fare la tua conoscenza...se ti va commenta il mio blog e fammi alcune domande appunto per conoscerci meglio :) a presto kiky

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