lunedì 8 febbraio 2010

E pensare che avrebbe voluto divenire un grande chef____________




"Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è che in questo momento hai talento, ma per quanto sia doloroso il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora, questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così. E poi, quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Eh? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili. Eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta. Sei dei miei?".
_Pulp Fiction_


Come passate il vostro tempo libero?
Quanti modi esistono per impegnarlo,
gustarlo
e anche ahi noi sprecarlo?
Ci sono modi che possiamo definire usuali, ma anche modi inconsueti e curiosi.
Sì, ci sono anche questi.
Quali?
Eccone a voi uno.


Era calvo da qualche anno.
I capelli lo avevano abbandonato e con essi anche la moglie.
Il suo lavoro?
Era un famoso chef un tempo, sempre su navi da crociera,
pronto a tagliuzzare cipolle per fare soffritti e sughetti,
sempre immerso in aromi di cibi sofisticati.
Sempre alla ricerca del piatto perfetto,
di abbinamenti perfetti,
di ingredienti perfetti,
di tempi di cottura perfetti,
di collaboratori perfetti....
tutto doveva essere perfetto.
Hotel, fiere, mostre, viaggi, il mondo, le spezie, i coltelli per il pane, quelli per la carne, per le verdure e come dimenticare le lame per i dolci?

Una vita che ormai.... non era che un ricordo.

Bruciare dei bocconcini alla verza ai più potrebbe sembrare un incidente di poco conto,
ma per lui non fu così.


Quella mattina si era alzato di buon ora, aveva:
eliminato il nocciolo dalle prugne,
avvolto maniacalmente, come solo lui sapeva fare, ciascun frutto in una fettina di speck, messo tutto in una teglia e infornato qualche minuto, giusto il tempo di lavare accuratamente le foglie di verza e sbollentarle in acqua.
Sempre meticoloso, aveva poi fatto abbracciare ognuno degli involtini da una foglia di verza, li aveva fermati con uno stecchino, li accarezzava quasi fossero i figli che non aveva mai avuto, con una dolcezza e uno sguardo che neppure nei momenti di maggior desiderio aveva rivolto a sua moglie.
"Un ricevimento con i fiocchi e complimenti al cuoco, anzi allo chef"...già se li sentiva addosso borioso.
Mise a sciogliere una noce di burro assieme ad un cucchiaio di fondo bruno.
Adagiò cauto cauto a quel punto i bocconcini, che intonavano un canto sfrigolante, nelle pentola si sarebbero dovuti pian piano insaporire nell'intrigolo.
Fu allora che la sua attenzione fu colpita da un rumore, un rumore di un sorcio
"Bestiacce, che non sia mai che si venga a sapere che nelle mie cucine possano vivere esseri del genere!".

Così...dimenticandosi della pietanza che sfrigolava, iniziò a dare la caccia all'animale.

Poche cose nella vita lo turbavano come i sorci.

Fu così che la sua vita iniziò a cambiare radicalmente.
Il cibo si bruciò.....
Gli aiuti cuoco che giunsero più tardi lo trovarono in lacrime,
seduto a terra,
con il sorcio morto.
Non faceva che ripetere in lacrime " e pensare che mancava solo il pepe.....solo il pepe".
Non si riprese mai più dal trauma.
Perse il lavoro.
I capelli.
La moglie.

La sua passione a quel punto diventò il suo incubo e non cucinò mai più.
Aveva raccimolato nella sua vita abbastanza denaro da non dover più lavorare, ma il denaro non colma il tempo libero.
Che fare?
Seppur ormai non riuscisse più a mettersi ai fornelli per il forte trauma subito dal suo immenso orgoglio, il cibo era comunque una delle sue fissazioni.
Iniziò così a frequentare luoghi che in realtà, non aveva mai frequentato.


Era affascinato da quei Bip, Bip, Bip, bip, intermittenti delle casse, dai megafoni che declamavano i prodotti in offerta o chiamavano un nome qualunque "Cassa 4, cassa 4".
Lo stupiva vedere come dopo l'annuncio ci fosse una semi guerra della gente in fila alla cassa 3, che si spostava repentinamente alla cassa a fianco, come se avesse perso la pazienza tutta d'un colpo e all'improvviso fosse stata posseduta dalla fretta.
Il tuo davanti di fila con cui prima conversavi inutilmente, diventa un nemico nel giro di pochi secondi.
Tutto quell'ordine e quelle luci....un paradiso.
La corsia dei sottaceti, quella dei detersivi, il banco degli affettati, la corsia della pasta, degli alcolici, il banco del pane...tutto così in ordine, così pulito.
Tutto quel cibo che ogni giorno se ne andava, ma gli scaffali non erano mai vuoti, come se ci fosse un piccolo miracolo che ogni notte si compiva.
Come già avevamo accennato, lui aveva il trauma di cucinare, per non parlare della fobia da "ristorante" quindi per lo più si nutriva di cibi preconfezionati, il meno sosfisticati possibile, da consumare freddi e senza necessità di utilizzare pentole o altri attrezzi se non forchette o cucchiai, ma meglio ancora quelli che necessitavano solo dell'utilizzo della bocca.
Un giorno qualche cosa colpì la sua attenzione.
Un piccolo stand tra il banco carne e pesce.
Che cos'era?
Su quel bancone erano disposte ordinatamente piccole porzioni di cibo, formaggi, la prima volta, "perchè la prima volta...non si scorda mai".
Si avvicinò furtivo, con il piccolo cestino che normalmente utilizzava per le sue spese monodose.
Aria disinteressata, sembrava puntare dei cibi sugli scaffali, ma la coda dell'occhio sbirciava quei cibi, così ordinati e invoglianti, ascoltava la giovane donna che elencava ad un personaggio lì di fronte che si fingeva interessato alla qualità del prodotto in questione, ogni caratteristica di quel formaggio:
- Dolce e ottenuto dal latte di vacche libere e pascolanti in un immenso prato di montagna, signore, lo assaggi pure!!
Titubante l'uomo lo aveva preso, più per la sua voglia di riempire un buco nello stomaco che per il reale interesse al prodotto.
Nella mente del nostro omino calvo a quel punto nacque un desiderio sfrenato di poter agguantare con le sue dita tozze e sudaticce una di quelle piccole porzioni di latticino, quasi sembrava che gli sorridessero, ma non avrebbe mai sopportato l'idea di essere osservato ad addentare quel cibo, nè tanto meno intrattenere con la giovane alcun tipo di conversazione su di esso.
Quindi attese paziente, ma fremendo all'interno, che lei si allontanasse qualche secondo, forse per recarsi ai servizi e allora, sì fu allora che si avvicinò lesto allo stand, agguando veloce il piccolo pezzo di cibo e lo lanciandoselo avido nelle fauci, assumendo immediatamente un'aria di disinteresse.
Eppure c'era chi notò la scena.
L'omino iniziò ad assumere un'espressione schifata, quasi al limite del ribrezzo.
Il naso e la bocca gli si contorsero in una smorfia, gli occhi lacrimavano, il suo stomaco doveva essere a dir poco in subbuglio......
Il panico lo pervase, era terribile quel sapore, non è possibile che la gente possa ingurgitare tale schifezza, pensò tra sè.
Si diresse allora in preda al panico verso un altro piccolo stend più avanti, dove anzichè formaggi, erano piccole fettine di prosciutto cotto, distese riposanti su un candido piattino di vetro che lo puntavano.
Ripetè la scena, lento e furtivo.
Ora il suo viso si distese, le papille gustative dovevano comunicarghi un immenso piacere, la sua aria si fece sorniona e soddisfatta.

Fu così che divenne un vero e proprio intenditore degli stand di assaggini e alla fine delle giornate, aveva anche lo stomaco pieno senza dover acquistare alcun prodotto culinario.

La particolarità del nostro omino tuttavia, non si limita alla nuova peculiare capacità di essere un degustatore ingordo, ma in lui, frequentando quei luoghi, nacque una morbosa curiosità verso i frequentatori di quei luoghi.

Per lo più erano casalinghe annoiate, che riempivano i carrelli, oltre di figli, di una serie infinita di scatolette, vasetti, bottiglie e una serie innumerevole di vivande.
Il suo spirito osservatore e al limite del maniacale lo fece iniziare a sbirciare, sempre con la sua ormai nota aria di disinteresse, quella che ormai già conoscete, tra gli acquisti di questa folla di piccole formiche.
Non sapete il mondo che gli si apriva.....
Carpiva dai cibi e dagli acquisti, nonchè dalla "maniera" di acquistare, la vita di intere famiglie, di donne o uomini soli.
Poteva capire chi aveva di fronte: carrello che hai, persona che sei.
Sapeva inquadrare se la famiglia era numerosa, se c'era un vegetariano, se la sera si sarebbe svolta una particolare cena, magari per un compleanno, se la donna o l'uomo erano single, se c'erano bambini o meno in famiglia e via dicendo.
Sbirciava..... e se aveva abbastanza fortuna che il carrello rimanesse incustodito, avidamente vi affondava le mani per toccare quei vasetti e quelle confezioni.
Sapeva se in famiglia entrava uno stipendio o due, il tenore di vita, le abitudini, le colazioni, i cibi preferiti.
Sapeva il rapporto con la femminilità che una signora o una ragazza aveva, notando se acquistava serenamente o in maniera impacciata una confezione di tampax.

Conosceva tutto, ogni lato di questi enormi paradisi luminosi.

Una persona però così attenta e così espansiva non doveva però fare un errore fatale : quello di farsi beccare con le mani nel carrello.
Quando ciò accadde, plurime e plurime volte, venne richiamato dal direttore e allora iniziarono i suoi problemi.
Fu obbligato ad una terapia, ma nessun sistema lo distoglieva dal passare le sue giornate all'inteno di un ipermercato.

Appariva viscido, maniacale, quasi al limite della pericolosità, come ogni cosa che mina la nostra privacy daltronde no?
Era noto ormai il suo volto, era noto il disgusto che la gente provava verso di lui.
Era conosciuto dai macellai, dalle cassiere, dai clienti, dalla sicurezza.....

Era schivato, le madri prendevano per mano i loro pargoli vedendolo anche solo da lontano.

Pensare, che avrebbe voluto diventare un grande chef.


_Contra, grazie dell'ispirazione...non so se sia ben riuscito.....
_Non ho molte parole.

20 commenti:

  1. Non mi ha mai sfiorato nemmeno lontanamente il pensiero che tu e Alice possiate essere banali...purtroppo sara' sempre piu' difficile leggere e commentare il mio racconto che purtroppo non nasce dalla fantasia ma e' autobiografico...
    Io vi sento vicine e questa e' l'unica cosa che conta, al di la' di ogni parola...

    Che non siate banali lo dimostra anche questo stupefacente racconto...segnale di come tra lucidita' e follia il confine a volte sia davvero molto sottile...

    Sull'impiego del mio tempo libero devo, per quanto mi riguarda, avvalorare la tesi dello spreco, all'inseguimento di illusioni e sogni irrealizzabili, con il conseguente inutile consumo di energie che potrei incanalare al fine di perseguire obiettivi piu' concreti, e senza ritrovarmi ogni volta con un pugno di mosche in mano...

    Penso che se questo ometto mi avesse incontrata in un supermercato non troppo tempo fa', per lui sarei stata oggetto di profonde riflessioni e illimitate fantasie...

    Sono io che non ho parole di fronte a questo capolavoro sulla psiche umana...riuscitissimo dico io, se tu e Alice non ne siete convinte...grazie anche da parte mia a Supercontra per l'ispirazione.
    Vi abbraccio tutte e tre a questo punto.
    Dony

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  2. Il mio tempo libero... Ne ho molto ora e ultimamente non so perchè, non ho molta voglia di fare, ripeto quasi meccanicamente gli abituali gesti che compio quotidianamente.. E' triste lo so...
    Io adoro cucinare, è la mia più grande passione... Mettermi ai fornelli e preparare, provare, unire, tagliare, amalgamare, cuocere , sbollentare...
    Ma ultimamente non so.... Sono fuori dal mondo, forse vivo su un altro pianeta... O forse ora non me la sento di perdermi nelle storie e i racconti dei libri che leggo.. Preferisco perdermi nella mia fantasia e lasciarmi andare così.. facendo trascorrere interi pm... Scarico ricette, ne leggo molteplici...
    Contraddittorio se poi non cucino, vero??
    Ma... Non saprei... Cucino, preparo, cuocio, amalgamo... Leggendo ogni ricetta che passa sotto ai miei occhi... Per ora, solo questo mi è rimasto... Fantasticare..
    Anche se devo dire che poi.... Non è così male.....!!

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  3. Cielo... Stupendo...
    Il cambiamento totale ma inesistente.
    La continua ricerca del particolare prima in cucina, poi nella vita reale. La capacità di identificare il piatto dagli ingredienti presenti...

    La maniacalità di ricercare uno scopo nella vita, dopo aver perso il proprio per un minimo incidente che ha minato irreparabilmente la propria perfezione.
    Se gli fosse capitato di scoprire che un propri ogiudizio su un carrello fosse errato, probabilmente avrebbe reagito alla stessa maniera...

    Tu ed Alice siete grandiose...

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  4. STUPENDO
    FANTASTICO

    Tutto quello che ho visto e immaginato realizzato in un racconto *_*

    Sempre più brava!

    Questo è quello che volevo e anche più.

    Prendi le somiglianze di Chuck.

    :°D

    un abbraccio dalla guardona di carrelli

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  5. dico che sei davvero brava e che dovresti pensare seriamente di scrivere e raccogliere tutto in una bella antologia di racconti surreali anche se maleddettamente reali ;)

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  6. Anch'io ho il vizio di guardare nei carrelli...più che altro per confrontarli con il mio,eh eh.Ma non sono così viscida e maniacale!Scherzi a parte,che triste...un uomo in preda alle sue ossessioni,si,un vero ossessivo,tanto nel lavoro quanto nel "tempo libero!"Che personaggio emblematico!
    E che stile,come sempre è un piacere leggervi!

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  7. Woooooooooooooooow! Mi sono innamorata di questa storia, è la terza volta di seguito che la leggo, tu e Alice avete superato voi stesse!Brave mille volte!^^
    Io non ho più un tempo libero, scuola, cibo, studio, scuola, cibo e la giornata è finita, devo rispolverare qualche passione che avevo un tempo...Domani torno dai bambiniiiiiii^^
    Le passioni sono giuste e fanno bene all'anima, la arricchiscono, però non devono trasformarsi in ossessioni, ogni cosa non va portata all'eccesso..
    Proprio bella questa storia....
    Vi stringo forteeeeeee!

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  8. Adoro adoro adoro<3
    ank se quella di babe, l'hso entita piu sul personale, ank questa è davvero bella!=)


    scusate tu e Alice, non sono di tante parole oggi=(

    vi abbraccio forte però..<3

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  9. Veramente bellissimo, a tratti quasi poetico!
    Complimenti anche da me e grazie per aver reso più piacevole il mio tempo libero!! :-)
    Che poi, se ci penso, il mio tempo è sempre libero, ma non vorrei cadere troppo nel filosofico... xD

    E.d

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  10. Se questo è il tuo modo d'impiegare il tempo libero... impiega più tempo libero! Leggerti è sempre meraviglioso, perchè non è una semplice lettura, è contemporaneamente anche un lavoro d'introspezione... e più si va avanti, più leggere di fa difficile, perchè allo stesso tempo vieni risucchiata dal racconto ma, da un'altra parte, senti che fa male, perchè è come se da esse si staccassero delle scheggie e ti si conficcassero addosso per ricordarti che, in un certo qual modo, quello che c'è scritto parla anche di te... Penso che chiunque ricerchi uno scopo nella vita... e tale ricerca si fa sempre più pressante, fino a poter sfociare in una vera e propria ossessione... Anch'io, in un certo senso, sto ricercando il mio scopo... Perchè ancora non so qual è.. .quel che è certo, è che non smetterò mai di cercare...

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  11. Ricambio l'abbraccio, vale piu' di mille parole...grazie di esserci...
    Dony

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  12. Sei di poche parole??

    Quando sei di tante allora scrivi un romanzo?;)

    No, scherzi a parte... Sei un geniaccio a raccontare.

    Mi sono fatta il film mentale su tutto il racconto, poi mi sono immaginata... mentre sto comprando il tampax e il cioccolato con la stessa impacciataggine... muahahah, chi sa che idea si farebbe di me!

    cobe va con il raffreddore?

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  13. Non hai molte parole? Complimenti! XD
    Ogni passo è descritto alla perfezione... con un testo così dettagliato sembra di assistere alla scena! Credo di aver colto la morale di questa tua nuova creatura... leggermente mi viene da collegarla a ciò che ho scritto ieri sera nel post, circa "cerco di superare gli ostacoli più in fretta, non si sa mai che ne si presenta un'altro... ma una volta arrivata?"... forse questo Chef diversamente da come facciamo noi non si fa troppe domande... forse è così istintivo da non riuscire a gestire l'ostacolo; invece noi di fronte all'ostacolo ci fermiamo ad analizzarlo, valutiamo quanta fatica fare per superarlo, cosa troveremo dopo, e per scrupolo ci giriamo per guardare gli ostacoli appena superati per trovare la forza di continuare a superarne altri... ti voglio bene Scrittrice! Continua così... ; )

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  14. Vuoi dirmi che tutta questa meraviglia l'hai creata tu. Ti prego non dirmi il contrario che.. mi crollerebbe il tuo mito. E va che non sto scherzando, artista! Come puoi avere una fantasia così idilliaca? Come riesci.. vorrei avere solo un po' della tua bravura. Solo un po'. E invece mi arrampico sugli specchi perchè riesco a buttare su carta solo pensieri disfatti, disordinati e senza una connessione logica. Complimenti ad E., ad Alice.. e ai piccoli genietti che nascondi dentro.

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  15. Davvero complimenti!
    Scusatemi tu ed Alice.. ma anch'io sono di poche parole..
    Un grande abbraccio..

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  16. Come state??? E' un pò che non vi sente e a me mancate... Non siete passate a commentare il mio ultimo post.. E finchè so che non l'avete letto non ne scriverò un altro... Perchè ormai siete importanti, sempre le prime a lasciare la vostra impronta, e ora che non l'avete fatto.... Aspetterò se ne avete voglia...

    Vi voglio bene bene bene bene Grandi Chef Curisione e pasticcione!!! :))

    mimì ^_^

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  17. La scelta di raccontare tutto quello che ho vissuto l'estate scorsa in questo momento non e' casuale.
    La mia fragilita' a volte cerca di sovrastarmi...e io ho bisogno di ricordare che c'è stata una settimana della mia vita in cui gli eventi sono stati piu' grandi di me e in cui la mia forza nascosta e' venuta fuori tutta...
    Quindi non esiste motivo per cui ora non la possa ritrovare...
    Ancora grazie a te e ad Alice per la vostra costante presenza, per me irrinunciabile...e non solo per me, ho visto.
    Un grandissimo abbraccio
    Dony

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  18. Nono artista/i, non sono io troppo buona. Ma vorrei tanto essere una principessa. Ma pensi quante cose potrei permettermi di fare non essendo sempre agguantata e non avendo sempre il fiato sul collo?

    Oggi ho poco da dire.. ti abbraccio tanto tanto e.. scrivi al più presto un'altra storiella. Mi alleggeriscono un po'.

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