domenica 17 gennaio 2010

èILlatoOSCUROdellaSOLITUDINE


La siringa è nelle mani.
Quell'arnese medico, corpo cilindrico in plastica,
scorre piano al suo interno uno stantuffo,
un ago cavo inserito ad una sua estremità.
Prendo il flaconcino,
quello del mio veleno,
quello dell'amore incondizionato,
uno di quelli posti in ordine maniacale nell'armadietto del bagno,
una scorta che appare inesauribile.
Quella droga che mi vuole piano piano distruggere.
Con le mani che tremano,
percuoto leggermente la fiala, non voglio certo che vi rimangano
al suo interno residui.
Posiziono della fiala:45 gradi,
la routine,
aspiro il liquido nella porzione cava della siringa.
Mentre il liquido sale,
il respiro si mozza,
già assaporo la sensazione della pozione che scorre in vena.
In maniera costante l'ago risucchia il liquido, riempindo la plastica,
lentamente e in maniera avida e costante.

Ora piano piano spingo lo stantuffo,
fino a che l'aria non esce,
una picola goccia si affaccia
sulla testa accuminata dell'ago.
Ci siamo.
L'unica aria che rimane è quella dovuta al volume morto,
quel liquido che non uscirà mai dall'arnese accuminato,
quello che permette la presenza di piccole dosi d'aria,
tuttavia innoque in quanto diluite nel circolo sanguigno.

Ora,
alzo piano la manica del maglione fino a che il braccio si scopre.
Un tuffo al cuore,
il respiro irregolare.
La cintura che c'è sul tavolo ora diventa indispensabile,
nervosamente l'avvolgo al di sopra dell'avambraccio,
stretta,
per impossibilitare il deflusso venoso,
tuttavia non troppo, l'afflusso del sangue arterioso è indispensabile,
ora.

Il mio laccio emostatico casalingo.

La vena pulsa, sono pronta ora.
Con la destra impugno l'arnese,
tendo la pelle sopra la vena con il dito sinistro.

Devo introdurre in maniera decisa l'ago, senza incertezze.
Tremo.
Fuori vena.
Tentativo fallito.

Riprovo,
ora sono certamente più scossa e tremante,
lo sguardo è velato dalle lacrime, per la frustrazione,
un senso di nausea inizia a impossessarsi di me.
Piano,
calma,
calma, mi ripeto e abbozzo un sorriso nervoso e irrequieto.
Riprovo.
Ora sì, ci siamo, eccolo sono in vena.
Allento aiutandomi con i denti la cintura che mi stritola il braccio e premo lenta lo stantuffo.

Questo rito,
questa medicina che scorre lenta nel circolo sanguigno, avvelena i miei sensi.
ogni giorno che passa lento,
il suo effetto piano piano tende a svanire, devo aumentare le dosi,
l'assuefazione è ormai certa.
Ho sviluppato una violenta dipendenza,
l'istinto è di esagerare ogni volta,
di provare ad aumentare la dose fino ad arrivare all'overdose mortale.

Cosa mi tiene legata a quei flaconcini che mi sorridono beffardi
dalla loro mensola bianca?

Stronzi, siete solo dei flaconcini stronzi
e anche bastardi, fottuti.
Certe crisi isteriche mi prtano a muovermi in maniera inconsulta,
a prenderli, uno a uno,
con un ghigno psicopatico appiccicato al viso e vedervi capitolare a terra,
frantumati.
Vetro e liquido bagnato,
intingono le mie mani.

Io, Alice, Tyler....quanti abitanti può ancora ospitare una mente?




"Mi guardi senza dire una parola,
sorridi mentre dentro muori ancora,
è il lato oscuro della solitudine,
il turbamento della gelosia"
(Pierpa)






_To be continued_______________

16 commenti:

  1. Una mente ben allenata può contenere un numero pressoché infinito di menti diversificate.
    Non chiedono il permesso, non pagano l'affitto.

    Esistono e basta.

    Ognuno ha le proprie. Possiamo amarle oppure odiarle ma loro non moriranno mai. Si nasconderanno, forse. Diverranno mute, magari. Ma rimarranno sempre dentro di noi, pronte a spuntare quando meno ce lo aspettiamo o quando la nostra mente incoscia deciderà di aver irrimediabilmente bisogno di esse.

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  2. Trattasi di una sorta di convivenza forzata fra persone con diversi caratteri. Nessuno parte mai per la montagna o per andare al mare: restano sempre tutti rinchiusi in quello stesso maledetto condominio, dotato di due finestre sul mondo, che tutti devono spartirsi, per poter trarre le loro conclusioni... Decine di nomi vengono scambiati nella mia mente, associati ad altrettanti volti.
    Ogni volto è assieme diverso ad un altro, eppure, ogni volto è il mio. O il Tuo. O quello di chiunque altro si trovi in un'analoga situazione.
    In effetti non esiste più un effettivo Io primo, poiché esso ora è l'unione di tutti loro e non sarebbe lo stesso, se qualcuno di loro dovesse sparire. Ci mancherebbe un'opinione, una voce... Una parte della nostra mente, con un dato modo di ragionare ed una particolare capacità mentale innata soltanto sua e di cui no quindi, non potremmo più servirci.

    Esiste un sistema per vivere in pace con sé stessi, nonostante la situazione molto complessa e, per certi versi, stressante.
    Esso è iniziare ad avere un dialogo con i propri sé stessi. Imparare a conoscere i pensieri e gli interessi dei mille noi stessi presenti (desiderati e non).
    Non esistono compromessi... Per citare un film che ho visto poco tempo fa "resistere è inutile" (no: non credo esista un unico film dove venga riportata questa frase).

    Possiamo solo accettare la nostra condizione e, per farlo, dobbiamo trovare ciò di buono che possiamo ottenere da essa.

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  3. Di quanti flaconcini ci sarebbe bisogno per riempire tutti gli spazi vuoti che sentiamo nella nostra vita... Di quanti flaconcini ci sarebbe bisogno per essere tante persone differnti e vivere tante vite...
    Ma forse, l'unico flaconcino che ci servirebbe davvero è quello che ci consentirebbe di diventare le Vere Noi Stesse...

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  4. Il segreto è non abitare i castelli per aria.Costruirli magari si,ma non abitarli...E' come essere tristi o arrabbiati perchè 2+4fanno4 e non 5. sarai pure triste o arrabbiata o supercontenta,ma fanno 4. Sembra che non centri niente,ma centra!

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  5. No che scema volevo dire 2+2!!!!Eh,questi lapsus...buona serata!

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  6. Sono prigioniera delLa tua stessa dipendenza, come gia' sai.
    Ho pianto tanto per quell'amore incondizionato, sono arrivata a dire di odiare la vita, a sprofondare in un abisso senza riuscire piu' a risalire su, ad essere un vegetale.
    Senza piu' espressioni, ne' di rabbia ne' di felicita'.
    Occhi spenti, vuoti.
    Due stelle spente, che si sono bruciate e poi sono diventate niente, buio.
    Mi ha quasi uccisa...perche' tanto non mi rimaneva piu' niente, se non il vuoto dentro.
    Oggi rivoglio i miei occhi, quelli di una volta,quando ci cascava la luna lì dentro, prima di cadere dentro questa spirale perversa fatta di flaconcini su flaconcini...
    Ti abbraccio forte!

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  7. un giorno..prima o poi ci disintossicheremo da quello che siamo...
    per adesso...non resta altro che farci compagnia aggrappandoci a boccettine di vetro...strazianti e distruttive..ma essenziali..essenziali per affrontare i tumulti che costantemente il mondo ci pone davanti agli occhi...
    davvero agghiacciante quello che hai scritto...semplicemente ipnotico!
    ti lascio una dose...ma di abbracci!

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  8. Non temere di "tediarmi", come tu dici.
    Gli ultimi anni mi hanno insegnato molte cose ed hanno aperto enormemente i miei orizzonti (aggiungendo inquillini al mio stabile, fra le altre cose)...

    Quindi io ti dico "chiedi ciò che vuoi e ti verrà risposto, poiché non ho segreti da celare al mondo".

    Rispondo al tuo dubbio. Sì: anche a me capita di... come dire... Desiderare fisicamente che la mia mente approvi ciò che il corpo suggerisce...

    Ultimamente guardo da fuori ciò che mente, corpo e spirito fanno, senza interferire con le loro decisioni.

    Un'ultima cosa sul precedente argomento.Che non si torna indietro è cosa vera e corretta, ma anche se fosse possibile farlo, credo declinerei l'idea, poiché senza il mio passato, non sarei ciò che sono ora e di cui riesco finalmente ad avere un minimo di stima.
    Per quanto scomodo, il passato è un mattone indispensabile per formare il presente...

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  9. ti lascio un flacone da 20oml di abbracci

    soddisfatti o rimborsati :)

    un bacione

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  10. unconditional love mi fa venire in mente il testo di una canzone di fiona apple: "oh well"

    comunque, tornando dai miei vagheggiamenti mentali ai tuoi.. gran bel post dopato e folle al punto giusto ;)

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  11. Tyler, Voglio Seguire Il Suo Pulsare. Prima.

    ...

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  12. Magica Aaaaaaaaaaaaaliii torna a stupirmi con i suoi post.
    Perchè sarà infinita la tua tristezza,il tuo dolore,come puo' esserlo la tua euforia,sarà infinita la tua follia, ma sei fatta di questo e sei unica,unica.
    Non ho parole per commentare altro su questo post.

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  13. Post contorto,ipnotico,scientifico,paranoico.
    Un po come questo periodo per te,
    come questi personaggi per te.
    Non dovresti però iniziare a parlare
    di te sempre al plurale, non dovresti continuare a crearti un mondo in cui ti senti sicura fino a questo punto.
    "Nella frenesia di voler costruire un mondo inviolabile per qualsiasi minaccia proveniente dall'esterno, alcunne persone aumentano esageratamente le difese contro l'esterno (gente estranea, posti nuovi,esperienze diverse) e lasciano sguarnito l'interno.

    Da quel momento, l'Amarezza comincia a causare danni irreversibili.
    Il grande bersaglio del Vetriolo era la VOLONTA'.

    Le persone colpite dal male perdevano a poco a poco ogni voglia di agire
    e nel volgere di qualche anno non sapevano più uscire dal proprio mondo,
    avento sprecato enormi energie nella costruzione di alte muraglie,
    affichè la realtà fosse come essi desideravano."

    Il mio post te lo fa capire più che bene.
    Non arrivare ad un "andata e non ritorno".
    Siam qua si per avere uno spazio in cui desiderare, scrivere, pensare ciò che vogliamo però tutto questo non è finalizzato all'autodistruzione bensì all'aiuto.

    Ovviamente l'aiuto non deve un peso in più alla propria non-realtà perke appunto la realtà non si è in grado di affrontarla.
    Non la si vuole affrontare,per ora.
    Fa troppo male.
    Ognuno ha i suoi tempi, e tutti possono
    scegliere i modi per prolungare l'attesa del coraggio.
    E io non ho nessuna intenzione di dare la sveglia.
    Però se sarà necessario lo farò.
    Solo però quando esagererai con le dosi.
    Quando aumenteranno i flaconcini e gli aghi nel tuo bagno.
    Per ora ti dico soltanto.
    Bel post. Bella follia.

    "Ecco perchè ho ancora un sentimento dentro
    che non mi fa morire mai,
    neanche vivere..Ecco,ecco perchè!"
    Teatro_Nostalgia

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  14. Ciao stellina, scusa l'assenza prolungata..nnè un bel periodo!

    credo nenak x te..nn lo so..
    vi penso sempre, questo si! e nn vedo l'ora di rivedervi!

    nn sono sparita, siete sempre nel mio cuore..questo si!
    Ti abbracciO fortissimo<3

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  15. quanto è strano, sentire un vuoto dentro di noi all'altezza dello sterno tra losterno e lo stomaco e temere che invece il nostra cranio possa essere sovraffollato di gente che tra urla , scherzi e schiamazzi spintona e sospira in attesa del proprio turno. Io credo che nella mente ci sia spazio infinito per una marea e più di coinquilini, si fanno spazio col tempo, prendono il numero, aspettano il turno...io credo di averne almeno 4 o 5, ma chissà forse qualcuno si è solo assopita e si risveglierà tra qualche tempo. Non temere nessuna di loro, sono parte di te, piccoli gframmenti di puzzle che ti compongono...

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  16. un esercito combattivo,valoroso anche magari! sto riacquistando un po' di lucidita',o forse è solo ancora piu' follia, ma oggi, come ormai ho gia' detto a 2367 persone, ho cercato di ribellarmi a un pensiero e un'ossessione che NON DEVE essere mia.
    E tu? tututututu sei ancora la piccola wilde in erba vero?
    hai progettato qualche altro post pieno d'emozioni?la tua vita, è ancora come quella di un contorsionista?
    ti bacio forte forte :)

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