mercoledì 7 luglio 2010

SenzatitOlo

Qualcosa detta e noi abbiamo scritto...


Ho lo stomaco vuoto.

Seguo con le dita le gocce di pioggia sul vetro, non metto a fuoco il paesaggio là fuori, solo le gocce, solo il vetro, diaframma 3,5f.

Scivoliamo solamente come esseri fluidi, come gocce contro i vetri delle nostre esistenza.

Mi piace sentire i pesci che nuotano nelle mie vene, seguono il flusso, arrivano alle foci dei capillari, alcuni a branchi si dirigono verso gli alveoli, altri vogliono ristagnare nei miei ventricoli, i più deliranti invece raggiungono il mare grigio, schivano come fossero coralli le mie sinapsi e poi, scossi dall’elettricità, si lanciano a capofitto giù per la cascata vertebrale.

E’ una di quelle idee-aborto pensare di annegare dei pesci?

Ho desideri fetali.

Vorrei riprovare quel piacere di crearmi lentamente in un posto caldo e sicuro, utero, oh utero….

Il mio olfatto ancora sottosviluppato non ha memorizzato l’odore delle viscere di mia madre, nove mesi e nessun ricordo conscio, vellutata e morbida la cervice e il collo della mia uterina visione.

Lascio sdraiarsi l’inconscio sulle rive dello Stige, in attesa di un Caronte, che sembra più un clown che un essere mitologico:

- Traghettami nell’Ade, ti pagherò con un obolo, però prima, togliti quel sorrisetto del cazzo dalla faccia.

Emergono boccheggianti da queste acque infernali, con un volto cianotico, i retaggi di una cultura classica.

Mi sta lacerando in sottili fettine la noia morale Nessun principio è rimasto radicato nella mia pesante anima, lassativi per disidratarla e raggi ustionanti, la voglio vuota, la voglio senza princIpi né prIncipi.

Ora mi diverto ad assumere le lastre per accertarmi della mia esistenza.

Nelle mie fiabe le strutture neuroepiteliali che si appoggiano sul dorso molliccio, freddo e umido di un ROSPO generano solo fenomeni allucinatori, diventi consapevole di ogni minima cavità del tuo corpo, senti la corsa precipitosa dei globuli e il fiatone dei neurotrasmettitori che diretti al centro del vomito vogliono svuotarti, voglio saliva su un rospo blu.

Ho bisogno di toccare la realtà, mi accascio sul pavimento gelido e verdognolo di questo bagno.

Non controllo nessuno stimolo, il calore e il bagnato lasciano tracce non solo nelle mutandine, sono ancora in vita e mi disidrato lentamente.

Sono, un’ombra, una sensazione piacevole o tagliente, sono la macchia di sangue della verginità che ha tinto le lenzuola bianche nella calura di un’estate ormai troppo lontana.

Mi nutro di occhi che non riesco a guardare mai per un tempo troppo lungo, temo di essere scoperta e rimanere nuda, verme in un Eden suburbano, un serpente, una mela, Eva ed un esilio.

Racconta qualche cosa alla mia colonna, raccontala con le dita, con l’indice, lentamente e scandendo bene ogni parola.

Vorrei sussurrartelo piano, ma non oso chiedertelo:

  • Vuoi vedere le mie interiora?

Le guardo da sola, che spettacolo, sollecita la mia commozione salata

La codardia può essere il tuo miglior pregio se tu sei me.

Provo dei brividi a pensare a quei segni rossi sul mio liscio sedere di neonato e alla urla nel espirare la prima volta l’ossigeno, poi borotalco.

Tendo all’infinito.

Ceniamo con una serie di proverbi e frasi, citazioni e suoni, quelli che non significano nulla e che ti porti dentro, non puoi ignorare il nonsenso di ciò, quindi semiotica, semantica, sinonimi, contrari, dai, forza, arrampicati su questa superficie liscia e daglielo tu un significato, dammi un senso.

Girati e conta fino a centotré, io mi nascondo dietro le mie parole e mi rannicchio sotto i silenzi, se vuoi, poi…… cercami, sezionami per un istante con il tuo bisturi.

Insegnami il tuo niente che io ti insegno il mio.

[potrebbe essere finito]



Sempre iO e Alice




12 commenti:

  1. Molto bello ragazze, profonde e taglienti come sempre:)

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  2. La cosa triste è l'assenza di memoria...Se solo si potesse conservare un frammento del ricordo della vita intrauterina, più ricca di quanto si possa pensare, ci faremmo per lo meno cullare da esso...

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  3. lo sai cara, il mio sogno è poter un giorno scrivere un libro su tutto questo...e sulla sofferenza e sulla forza di uscirne.
    e sai che titolo avevo in mente, così, ancor prima di conoscerti?
    ALICE E LA SUA MERAVIGLIA.
    ciao bella :)

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  4. grazie mille per il commento..
    mi fa piacere sapere di avere qualcuno al mio fianco..
    "forza e coraggio"? vorrei tanto averli entrambe..
    e invece no.. "Scivoliamo solamente come esseri fluidi, come gocce contro i vetri delle nostre esistenza", proprio così: scivolo, scivolo e scivolo giù..
    (anche se non commento leggo sempre.. scrivi sempre benissimo..)
    ti saluto e ti ringrazio

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  5. "Qualcosa detta e noi abbiamo scritto"...
    Quando le parole altrui non si perdono nel vuoto, puo' nascerne qualunque cosa, pensieri, riflessioni, o uno dei tuoi strabilianti racconti.
    Penso sia la magia della comunicazione, saper ascoltare, cogliere, rielaborare...
    La frase piu' bella del post: " ho bisogno di toccare la realta'",lo stesso bisogno che avverto io, senza piu' nascondermi in un mondo fatto di bugie e illusioni...
    Questa e' stata la molla che mi ha fatta scattare...
    Complimenti come sempre condominio, non smettiamo di cercarlo l'infinito!
    Un grandissimo abbraccio!
    Dony

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  6. Sembra la descizione di un attacco di panico... sopratutto quando dite "Ho bisogno di toccare la realtà, mi accascio sul pavimento gelido e verdognolo di questo bagno". Mi ricordo che per tornare in me mi sdraiavo per terra e il contatto col freddo mi distraeva da sensazioni interne destabilizzanti:/
    Poi, in ogni racconto, ritorna la sfiducia x questo mondo visto come artefatto, fasullo, superficiale... quasi un'ossessione. La mia ossessione invece è il tempo che passa. Perchè devo invecchiare?? vorrei restare x sempre come sono adesso U_U non solo x "vanità" ma xchè, col passare del tempo, la maggior parte della gente seppelisce la propria anima e diventano come tristi marionette=( non voglio che mi accada!!
    Quanti strani sentimenti mi smuovete, magari non c'entrano col post xrò mi fate ricordare le mie paure... ma è meglio così, tanto da qualche parte tornerebbero comunque quindi è meglio che ci faccia i conti quando passo da voi...
    un fortissimissimo abbraccio!
    Ali*

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  7. "Ceniamo con una serie di proverbi e frasi, citazioni e suoni, quelli che non significano nulla e che ti porti dentro, non puoi ignorare il nonsenso di ciò, quindi semiotica, semantica, sinonimi, contrari, dai, forza, arrampicati su questa superficie liscia e daglielo tu un significato, dammi un senso." Me lo chiedo spesso anch'io il senso delle cose, cercando di non farmi infarcire dai luoghi comuni....
    Un abbraccio fortissimo a entrambe!

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  8. Bellissimo questo racconto che va per immagini... Me lo sono sentito proprio così, mentre lo leggevo, come una lunga ed ininterrotta sequenza d'immagini che si avvolge nella mia testa ad abbracciare il tutto... Tu ed Alice siete proprio delle artiste complete...

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  9. Comunicazione di servizio: tutto il condominio e' invitato a ritirare un piu' che meritato premio.
    Passate da me!
    Un abbraccio.
    Dona

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  10. Ammaccate?
    Spero nulla di troppo grave...
    Una carezza sul cuore e sull'anima dolenti, con tutto il mio affetto.
    Dony

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  11. E' così tutto affascinante in questo mondo. Come se toccando una parola si aprissero mille vie illuminate.

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