giovedì 31 dicembre 2009
Trentundicembreduemilanove
Pronti....via!
Eccolo...che inzia il conto alla rovescia,
inizia la corsa,
quel calcolo talmente umano da farci scrivere domani uno zero al posto di un nove.
Eccoli, ancora...i numeri.
-Domani potremo sentire con le nostro orecchie come tutto in fondo rimanga uguale, rimangono gli incidenti per i botti, i litri di spumante, le guerre, la fame, le bollette, i treni in ritardo, le date di scadenza e così avanti avanti avanti.-
Tutto....un allucinante sensazione.
Allucinante come sedere
a questo tavolo,
e intraprendere una conversazione con Spiderman e i mini pony.
Forse le 17 di oggi le passerò
così.
O forse mi sentirò talmente di plastica
da riuscire a smuovermi ed uscire,
con quest'espresione di nulla e tutto negli occhi.
Viso pallido e zero emozione.
Perchè mi dovrei emozionare oggi??
E' così emozionante cambiare il calendario?
E' così emozionante fare...10...9...8...7...6....?
E' così emozionante la stessa "solfa" ogni trentundicembre?
Bè...se il mondo fosse come vorrei, se io fossi l'imperatrice di questo mondo,
alla fine del conto alla rovescia farei sorgere un sole di cristallo, verde e viola,
farei piovere fiori di cigliegio giapponese.
Farei cantare gli aghi dei sempreverdi e suonare i fili d'erba...come viole.
starei dal mio alto giaciglio a vedere le facce stupite di tutti, che non possono che stare zitti
e guardare in silenzio questo fenomeno "paranormale".
Alcuni lo imputerebbero all'alcol o all'uso/abuso di sostanze psicotrope....
NO, la realtà è così varia, mutevole, incontrollabile, che bè...tutto potrebbe accadere.
Vaneggiare, l'unica cosa che posso fare adesso, che mi sento di fare,
è
VANEGGIARE.
In preda al cinismo e all'ironia pungente,
con sempre meno voglia di spiaccicare parole e suoni.
Mi limito al necessario che forse è già superfluo.
Io e Alice ci limitiamo ad augurarvi di procedere al meglio, di riuscire ad ascoltarvi, ad apprezzarvi, ad amarvi, a gioire in voi, come del resto, ve lo auguriamo e lo speriamo per voi e per noi, ogni giorno_NON SOLO OGGI.
Mi ripeto, so di averla già postata questa canzone.
In fondo non rimaniamo che noi e la nostra vita.
"Vita mia noi due faremo grandi cose,
vita mia,
vita mia noi due,
vita mia noi due faremo la rivoluzione.
Ma che cosa c'è....
c'è che non o più voglia di scherzare
voglio respirare ancora
quel vento fresco che mi fa
sentire via
o meglio ancora
sparire qui...."
(Il teatro degli orrori)
martedì 29 dicembre 2009
Eppuresecipensononmenefreganiente
Eccoli lì...i miei premi di consolazione.
Nicotina.
Caffeina.
Sono giornate così strane, piene di vuoti e tuttavia che sfiniscono.
La sera arrivo
con il cervello violentato.
Non sono ancora pronta.
Non sono pronta per fare qualsiasi cosa, non sono pronta per fare niente.
Il niente mi tiene compagnia,
il niente è qui sempre e non mi lascia sola.
"Non c'è niente".
Se piango è per niente.
Se sto così è per niente.
Guardare in faccia il qualche cosa,
il qualsisi cosa,
ora non è possibile,
perchè non vedo proprio niente.
Il timer prima o poi suonerà,
so che non sarò mai pronta.
Il suo trillo mi farà sussultare
mi spaventerà.
Ma saprò che è arrivato il momento.
Il momento di non so che cosa.
Ho trovato un modo per descrivermi.
Mi sento come la viola, in Venus in Furs (canzone dei Velvet Underground).
Così ipnotica, aristrocratica, stridente e se non la sai ascoltare noiosa e ripetitva.
_Un abbraccio a voi, che sarete a fare il conto alla rovescia per la fine di questo 2009_
_A me non me ne frega niente del 2009, del 2010_
_Non ora_
_Non adesso_
lunedì 28 dicembre 2009
Perderai la ragione....e giocherai.
Davanti ad un non pubblico.
Sono qui sul palco a mettere in scena la mia vita,
cambiano i miei abiti per le occasioni.
Perchè i miei abiti non si comprano,
sono nude emozioni che indosso.
Che non decido sempre di indossare,
a volte sono così degli abbinamenti sbagliati che non
posso che sentirmi a disagio.
A volte emergono da armadi puzzolenti di canfora,
a volte sono abiti vecchi e già troppo indossati,
tarlati e sbiaditi.
A volte sono luccicanti,
a volte sembrano essere perfetti,
perfetti a tal punto che non si può fare a meno che tenerseli addosso,
per giorni e giorni.
A volte sono stretti e opprimenti,
altre volte ampi e comodi,
ma tali da impedire di scorgemi al loro interno.
Ce ne sono di ogni dimensione e colore,
spesso li cambio in pochi minuti,
spesso si lacerano perchè sono fatti di deboli e delicate stoffe,
spesso sono impreziositi da accessori.
Sono le emozioni, sono loro, sono loro sempre loro, sotto i riflettori e pronte lì, ad attendere che il giudice, la mia ragione, le assolva o le condanni.
Si appellano alla ragione, implorando pietà, dopo una condanna.
Loro le "regole" le conoscono, ma non le sanno rispettare.
Le battaglie continuano, seguendo ciclici ritmi circadiani,
non smettono mai, neppure nel mondo onirico.
Mi gettano lì sfinito sul palco,
a strisciare di vergona dietro il sipario,
quando mi lasciano nuda e vulnerabile.
Ogni scelta implica sempre una rinuncia.
Ogni scelta ti costringe ad avanzare.
A crescere.
A continuare lo spettacolo, che prenderà direzioni diverse.
Si deve sempre scegliere?
Si può scegliere?
La ragione sceglie,
le emozioni no,
non si scelgono,
non si domano, MAI.
Si ha quella effimera onnipotente illusione di controllo,
ma mentre lo si pensa,
mentre si assapora il proprio successo così zuccherino,
sono dentro a ribollire,
a complottare,
a studiare un piano per rivoltarsi.
Nessuna barricata riuscirà mai a frenare la loro irruente voglia di liberarsi e di non vivere oppresse.
Useranno ogni mezzo a loro disposizione,
ma si evidenzieranno, eccome.
A quel punto,
non si può più ignorare nulla.
Tutto sarà tagliuzzato e analizzato,
quasi maniacalmente.
"Soon after dark Emily cries, ah ooh
Gazing through trees in sorrow
hardly a sound till tomorrow "
Sono qui sul palco a mettere in scena la mia vita,
cambiano i miei abiti per le occasioni.
Perchè i miei abiti non si comprano,
sono nude emozioni che indosso.
Che non decido sempre di indossare,
a volte sono così degli abbinamenti sbagliati che non
posso che sentirmi a disagio.
A volte emergono da armadi puzzolenti di canfora,
a volte sono abiti vecchi e già troppo indossati,
tarlati e sbiaditi.
A volte sono luccicanti,
a volte sembrano essere perfetti,
perfetti a tal punto che non si può fare a meno che tenerseli addosso,
per giorni e giorni.
A volte sono stretti e opprimenti,
altre volte ampi e comodi,
ma tali da impedire di scorgemi al loro interno.
Ce ne sono di ogni dimensione e colore,
spesso li cambio in pochi minuti,
spesso si lacerano perchè sono fatti di deboli e delicate stoffe,
spesso sono impreziositi da accessori.
Sono le emozioni, sono loro, sono loro sempre loro, sotto i riflettori e pronte lì, ad attendere che il giudice, la mia ragione, le assolva o le condanni.
Si appellano alla ragione, implorando pietà, dopo una condanna.
Loro le "regole" le conoscono, ma non le sanno rispettare.
Le battaglie continuano, seguendo ciclici ritmi circadiani,
non smettono mai, neppure nel mondo onirico.
Mi gettano lì sfinito sul palco,
a strisciare di vergona dietro il sipario,
quando mi lasciano nuda e vulnerabile.
Ogni scelta implica sempre una rinuncia.
Ogni scelta ti costringe ad avanzare.
A crescere.
A continuare lo spettacolo, che prenderà direzioni diverse.
Si deve sempre scegliere?
Si può scegliere?
La ragione sceglie,
le emozioni no,
non si scelgono,
non si domano, MAI.
Si ha quella effimera onnipotente illusione di controllo,
ma mentre lo si pensa,
mentre si assapora il proprio successo così zuccherino,
sono dentro a ribollire,
a complottare,
a studiare un piano per rivoltarsi.
Nessuna barricata riuscirà mai a frenare la loro irruente voglia di liberarsi e di non vivere oppresse.
Useranno ogni mezzo a loro disposizione,
ma si evidenzieranno, eccome.
A quel punto,
non si può più ignorare nulla.
Tutto sarà tagliuzzato e analizzato,
quasi maniacalmente.
"Soon after dark Emily cries, ah ooh
Gazing through trees in sorrow
hardly a sound till tomorrow "
domenica 27 dicembre 2009
shutsuryoku
giovedì 24 dicembre 2009
Natale Con i Tuoi.........
A voi, una riflessione.
Oggi è una giornata fredda e umida.
Il cielo lascia cadere un sacco di lacrime, che sciolgono il bianco manto degli scorsi giorni, ormai sporcato e non più puro.
Oggi è la vigilia. La vigilia di Natale.
Domani molti di noi saranno attorno ad un tavolo, chi con gioia, chi con angoscia...per vedere tutto quel cibo davanti agli occhi, chi sarà a casa solo/a perchè proprio...non se la sente.
Dovunque siate, dovunque sarete, vorrei proporvi questo post.
"Natale con i tuoi...."
iO e Alice, non abbiamo mai nascosta il disprezzo per questa festa.
Questa festa si è intrisa di ipocrisia, si è vestita di luci, di carte da regalo, di lustrini, di paiettes, di presepi, di alberi di plastica.
Và bene....questo fà parte della società consumistica in cui viviamo, no?
Tuttavia.....non accetto.
Nelle strade
e sui marciapiedi delle vostre e della mia città
ci sono loro,
con il viso modellato dalle intemperie,
dalla sofferenza,
che puzzano, sì, bisogna avere il coraggio di dirlo.
Chi di noi non ha mai torto il naso nel passargli vicino?
Chi non ha ignorato volontariamente la loro presenza sapendo benissimo che erano lì seduti.
A fissarci con gli occhi colmi di speranza.
La speranza di sentire tintinnare una monetina nelle nostre tasche e mani, il suono che per loro significa CIBO.
Il suono che a volte significa ALCOL, certo, DROGA, o chissà che altro.
Perchè il disagio ti porta anche là...nell'oblio di dipendenze terribili e distruttive.
La speranza anche solo di un sorriso e di uno sguardo umano e non di pietà.
Ci fanno paura,
la paura della miseria, della disperazione.
La paura che magari, questa vita così imprevedibile e a volte crudele, ci trascini prima o poi anche noi lì, su un marciapiede,
soli,
sporchi,
ad umiliarsi.
A riempire di nulla i carrelli, gli zaini, con l'unico amico che ti rimane, un cane...quando te lo puoi permettere.
Carrelli pieni, pieni di una vita...che ormai non si possono più permettere.
Pieni di storie, da raccontare.
Molti sono finiti lì...sulla strada, dopo aver avuto una vita diremo "normale", con un lavoro, una casa, magari una famiglia.....poi...l'equilibrio si è rotto e piano piano tutto viene perso, sfugge dalle mani ed eccoli lì.
Quante volte....
qualcuno gli ha detto di trovarsi un lavoro,
ma mai nessuno che glielo offra.
Qualcuno gli ha detto che puzzano di piscia,
ma non gli ha mai offerto di farsi un bagno.
Quante volte....
si parla, si critica e si rimane immobili a guardare.
Ho visto deriderli,
ho visto chi ci fà un giro largo,
chi finge che non ci siano proprio.
Anziani, donne, uomini e anche
ebbene sì...bambini.
Cercare un rifugio caldo per la notte,
ora poi che il termometro scende sotto lo zero,
e il rischio di addormentarsi e non svegliarsi più....è alto.
Troppo alto.
Tuttavia non c'è posto, cerchi rifugio in un sottopassaggio, sperando che nessuno ti prenda a calci,
che nessun'altro dei poveri come te, cerchi di sottrarti le poche ricchezze che conservi.
La richezza di un ricordo di una madre o un padre ad un dito, di un figlio che magari non c'è più.
Talvolta comprendiamo le cose solo con i numeri.
Ecco i numeri.....che aumentano e diminuiscono ogni giorno...sulla strada è più facile morire che vivere.
IN ITALIA, le persone così...sono circa 17mila.
Un numero enorme.
Negli USA:
"Vaffanculo, sì io a pranzo con voi non ci vorrei stare.....vi ricordate di noi solo oggi, domani.....già il ventiseidicembre, siamo un peso per la società."
Per fortuna ci sono anche persone che nel loro tempo libero, aiutano, danno cibo, coperte, scambiano anche solo due chiacchiere con loro....perchè sì...sono esseri umani che hanno la necessità di confrontarsi con il mondo, necessità di calore umano e non di essere compatiti.
Di sentire che esistono, sono vivi.
Hanno pareri, forse non più sogni, ma punti di vista davvero diversi, perchè...hanno vissuto e vivono, lottando ogni giorno.
QUESTA è LA REALE CARITà PREDICATA.
La beneficienza natalizia non vale.
Questa gente vive e respira 365 giorni all'anno...non....solo quando le città si imbiancano e si illuminano.
Il Natale mi fà rabbia............................perchè l'ipocrisia si traveste di rosso.
Io parlo, potrei fare di più nel mio piccolo, sempre, non solo a Natale.
Meditiamo.
Meditiamo.
Pensare a queste persone, non mi fà sentire "fortunata", non mi fà neppure sentire in colpa, perchè io ho e mi lamento e loro non hanno e magari sn anche capaci di regalarti un sorriso.
Mi fà solo pensare.....a dove siamo finiti, a dove andremo.....
Non sono contro il Natale, ognuno è libero di festeggiare le tradizioni, di professare il proprio credo, la propria religione.
Sono solo controle bugie...............
"SONO LE MENZOGNE CHE RODONO L'ANIMA" (iL Teatro..)
_NATALE CON I TUOI_
Buon Natale a tutti_un Natale ricco di consapevolezza, perchè solo le anime sensibili, qui ne ho trovate molte, molte, molte, possono davvero......rendere speciale ogni giorno. Non solo il venticinquedicembre.
VI ABBRACCIO.
Oggi è una giornata fredda e umida.
Il cielo lascia cadere un sacco di lacrime, che sciolgono il bianco manto degli scorsi giorni, ormai sporcato e non più puro.
Oggi è la vigilia. La vigilia di Natale.
Domani molti di noi saranno attorno ad un tavolo, chi con gioia, chi con angoscia...per vedere tutto quel cibo davanti agli occhi, chi sarà a casa solo/a perchè proprio...non se la sente.
Dovunque siate, dovunque sarete, vorrei proporvi questo post.
"Natale con i tuoi...."
iO e Alice, non abbiamo mai nascosta il disprezzo per questa festa.
Questa festa si è intrisa di ipocrisia, si è vestita di luci, di carte da regalo, di lustrini, di paiettes, di presepi, di alberi di plastica.
Và bene....questo fà parte della società consumistica in cui viviamo, no?
Tuttavia.....non accetto.
Nelle strade
e sui marciapiedi delle vostre e della mia città
ci sono loro,
con il viso modellato dalle intemperie,
dalla sofferenza,
che puzzano, sì, bisogna avere il coraggio di dirlo.
Chi di noi non ha mai torto il naso nel passargli vicino?
Chi non ha ignorato volontariamente la loro presenza sapendo benissimo che erano lì seduti.
A fissarci con gli occhi colmi di speranza.
La speranza di sentire tintinnare una monetina nelle nostre tasche e mani, il suono che per loro significa CIBO.
Il suono che a volte significa ALCOL, certo, DROGA, o chissà che altro.
Perchè il disagio ti porta anche là...nell'oblio di dipendenze terribili e distruttive.
La speranza anche solo di un sorriso e di uno sguardo umano e non di pietà.
Ci fanno paura,
la paura della miseria, della disperazione.
La paura che magari, questa vita così imprevedibile e a volte crudele, ci trascini prima o poi anche noi lì, su un marciapiede,
soli,
sporchi,
ad umiliarsi.
A riempire di nulla i carrelli, gli zaini, con l'unico amico che ti rimane, un cane...quando te lo puoi permettere.
Carrelli pieni, pieni di una vita...che ormai non si possono più permettere.
Pieni di storie, da raccontare.
Molti sono finiti lì...sulla strada, dopo aver avuto una vita diremo "normale", con un lavoro, una casa, magari una famiglia.....poi...l'equilibrio si è rotto e piano piano tutto viene perso, sfugge dalle mani ed eccoli lì.
Quante volte....
qualcuno gli ha detto di trovarsi un lavoro,
ma mai nessuno che glielo offra.
Qualcuno gli ha detto che puzzano di piscia,
ma non gli ha mai offerto di farsi un bagno.
Quante volte....
si parla, si critica e si rimane immobili a guardare.
Ho visto deriderli,
ho visto chi ci fà un giro largo,
chi finge che non ci siano proprio.
Anziani, donne, uomini e anche
ebbene sì...bambini.
Cercare un rifugio caldo per la notte,
ora poi che il termometro scende sotto lo zero,
e il rischio di addormentarsi e non svegliarsi più....è alto.
Troppo alto.
Tuttavia non c'è posto, cerchi rifugio in un sottopassaggio, sperando che nessuno ti prenda a calci,
che nessun'altro dei poveri come te, cerchi di sottrarti le poche ricchezze che conservi.
La richezza di un ricordo di una madre o un padre ad un dito, di un figlio che magari non c'è più.
Talvolta comprendiamo le cose solo con i numeri.
Ecco i numeri.....che aumentano e diminuiscono ogni giorno...sulla strada è più facile morire che vivere.
IN ITALIA, le persone così...sono circa 17mila.
Un numero enorme.
Negli USA:
- 41% uomini singoli
- 40% famiglie
- 14% donne singole
- 5% giovani
- 49% afro-americani
- 35% bianchi
- 13% latino-americani
- 2% nativi americani
- 1% asiatici o discendenti
"Vaffanculo, sì io a pranzo con voi non ci vorrei stare.....vi ricordate di noi solo oggi, domani.....già il ventiseidicembre, siamo un peso per la società."
Per fortuna ci sono anche persone che nel loro tempo libero, aiutano, danno cibo, coperte, scambiano anche solo due chiacchiere con loro....perchè sì...sono esseri umani che hanno la necessità di confrontarsi con il mondo, necessità di calore umano e non di essere compatiti.
Di sentire che esistono, sono vivi.
Hanno pareri, forse non più sogni, ma punti di vista davvero diversi, perchè...hanno vissuto e vivono, lottando ogni giorno.
QUESTA è LA REALE CARITà PREDICATA.
La beneficienza natalizia non vale.
Questa gente vive e respira 365 giorni all'anno...non....solo quando le città si imbiancano e si illuminano.
Il Natale mi fà rabbia............................perchè l'ipocrisia si traveste di rosso.
Io parlo, potrei fare di più nel mio piccolo, sempre, non solo a Natale.
Meditiamo.
Meditiamo.
Pensare a queste persone, non mi fà sentire "fortunata", non mi fà neppure sentire in colpa, perchè io ho e mi lamento e loro non hanno e magari sn anche capaci di regalarti un sorriso.
Mi fà solo pensare.....a dove siamo finiti, a dove andremo.....
Non sono contro il Natale, ognuno è libero di festeggiare le tradizioni, di professare il proprio credo, la propria religione.
Sono solo controle bugie...............
"SONO LE MENZOGNE CHE RODONO L'ANIMA" (iL Teatro..)
_NATALE CON I TUOI_
Buon Natale a tutti_un Natale ricco di consapevolezza, perchè solo le anime sensibili, qui ne ho trovate molte, molte, molte, possono davvero......rendere speciale ogni giorno. Non solo il venticinquedicembre.
VI ABBRACCIO.
mercoledì 23 dicembre 2009
IO_Lady del '700
Sono impolverata, piena di ragnatele.
Sono in un antica libreria, sopra uno scaffale.
Sono ammuffita.
Sono nelle segrete di un maniero, a tremare dal freddo.
Sono intimorita dai draghi.
Sono strega.
Sono scomunicata.
Sono in sobborghi malfamati.
Sono in sontuosi palazzi a tamponarmi il corpo con del borotalco profumato.
Sono nelle barricate, a lottare.
Sono a tessere intrighi.
Sono a cospirare.
Sono a scegliere veleni.
Sono a scegliere antidoti.
Sono a ballare sotto la luna piena, in un bosco.
Sono attorno ad un fuoco.
Sono una bambola di porcellana.
Sono caduta.
Sono impazzita.
Sono folle.
Sono nel '700.
Adoro ballare con te,
pazzia...
pazzia mia.....
danzare in quei sontuosi salotti,
dove le maschere indossano maschere.
_ DONZELLE TEMERARIE E POTENTI, VI ABBRACCIO FORTE_
Immaginatemi a suonare_la viola_per voi.
Ci sono cose che sembrano non significare nulla, ma hanno un senso.
martedì 22 dicembre 2009
VeTri
Quando chiudo gli occhi,
vedo prendere forma le parole.
I discorsi.
Parole, parole, parole.
Non ci sono azioni, non ci sono movimenti,
ci sono parole.
Parole, parole, parole.
Che cosa posso ancora dire, dirti?
Non ho soffio per emettere suoni.
Rimarrò in silenzio, perchè ormai sono esausta.
L'angoscia si fà sentire ad intermittenza,
senza preavviso,
perchè non ne tengo
io le briglia di questo cavallo imbizzarrito.
Selvaggio quando giunge, è irruento e devastante.
Poi rimane solo il tempo di leccarsi le ferite,
rimanere a sperare che non ritorni,
con la paura che però giunga.
Ogni suo arrivo lascia impronte, ematomi,
invisibili agli occhi,
devastanti per le interiora,
che calpestate
ormai implorano
pietà, senza essere ascoltate.
Il mio cuore è stato esiliato
in un posto lontano
e mi ha lasciato
inespressiva
a fissare una vita
al dì là della finestra,
che non mi appartiene.
Sei stato processato CUORE
cane rognoso,
colpevole,
allontanti....
con la tua bava rabbiosa
VATTENE
TORNA DA DOVE SEI VENUTO.
Cosa ti ha reso così?
Così vile cuore?
Così traditore?
Cosa? COsa? Cosa?
Cosa ...dio mio...cosa????
E me ne starò
avvolta in bianco.
Qui.
Un bianco che è stato inzozzato da questa realtà.
Un bianco diverso da quello della notte
dove la realtà sembra sfuggire
e lascia intonso e puro il bianco.
Nel silenzio.
Mi sento gelida
gelida, gelida, intoccabile,
gelida.
_Mi calpesto_
_Faccio colazione con una tazza
_piena di vetro.
vedo prendere forma le parole.
I discorsi.
Parole, parole, parole.
Non ci sono azioni, non ci sono movimenti,
ci sono parole.
Parole, parole, parole.
Che cosa posso ancora dire, dirti?
Non ho soffio per emettere suoni.
Rimarrò in silenzio, perchè ormai sono esausta.
L'angoscia si fà sentire ad intermittenza,
senza preavviso,
perchè non ne tengo
io le briglia di questo cavallo imbizzarrito.
Selvaggio quando giunge, è irruento e devastante.
Poi rimane solo il tempo di leccarsi le ferite,
rimanere a sperare che non ritorni,
con la paura che però giunga.
Ogni suo arrivo lascia impronte, ematomi,
invisibili agli occhi,
devastanti per le interiora,
che calpestate
ormai implorano
pietà, senza essere ascoltate.
Il mio cuore è stato esiliato
in un posto lontano
e mi ha lasciato
inespressiva
a fissare una vita
al dì là della finestra,
che non mi appartiene.
Sei stato processato CUORE
cane rognoso,
colpevole,
allontanti....
con la tua bava rabbiosa
VATTENE
TORNA DA DOVE SEI VENUTO.
Cosa ti ha reso così?
Così vile cuore?
Così traditore?
Cosa? COsa? Cosa?
Cosa ...dio mio...cosa????
E me ne starò
avvolta in bianco.
Qui.
Un bianco che è stato inzozzato da questa realtà.
Un bianco diverso da quello della notte
dove la realtà sembra sfuggire
e lascia intonso e puro il bianco.
Nel silenzio.
Mi sento gelida
gelida, gelida, intoccabile,
gelida.
_Mi calpesto_
_Faccio colazione con una tazza
_piena di vetro.
domenica 20 dicembre 2009
-----Nessuna spiegazione
_L'amore è un cane che viene dall' inferno (C.Bukowski)._
Che dire...la frase racchiude l'essenza di quello che sento.
Il dolore alle costole ci distrae,
ma quando passerà,
ricominceremo imperterrite ad accarezzare
e lottare con quel maledetto cane.
"E' colpa mia perchè non predo posizione,
è colpa mia mi crolla il mondo addosso e se ci penso
NON ME NE FREGA NIENTE."
(Il TeatrO degli orrori)
Che dire...la frase racchiude l'essenza di quello che sento.
Il dolore alle costole ci distrae,
ma quando passerà,
ricominceremo imperterrite ad accarezzare
e lottare con quel maledetto cane.
"E' colpa mia perchè non predo posizione,
è colpa mia mi crolla il mondo addosso e se ci penso
NON ME NE FREGA NIENTE."
(Il TeatrO degli orrori)
_Grazie a voi_
sabato 19 dicembre 2009
"Ma...ma porca miseRia tutte a me devono capitare"
Allora....
iO e Alice ci giustifichiamo.
Giovedì, giornata super attesa.
Concerto del TEATRO uuuuuu.
Concerto del TEATRO i fatti:
sul finale del concerto, tra spintoni e cantate a squarcia gola, sudore ed emozioni.....un omone gigante ed ebbro decide di schiantarsi su di me e degli amici....di avvogermi malamente sulle transenne e mozzarmi il fiato....mentre di fronte a me Pierpa cantava DUE.
Lì...l'intervento miracoloso di SUPER-CONTRA che con forza e viulenza inaudita schioda il mastodonte con calci dal mio corpo.
GRAZIE CONTRA
GRAZIE CONTRA
(ormai sarà assunta come la nostra body guard)
_no comment sul finale di serata_lui.
Risvolti:
il dolore acuto alle mie costole.......il dolore che non mi fà sedere, mi rende difficile il respiro.....
il pronto soccorso ieri sera....6 ore di attesa.....radiografie....niente di rotto, ma brutta contusione...
8 giorni di riposo e tachidol.
ECCO IL MOTIVO DELLA NOSTRA ASSENZA:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Siamo qui distrutte...ma ora..passeremo a fare un giretto da
tutti voi.
_La colonna sonora del mio incidente_
martedì 15 dicembre 2009
Velenosa realtà.
Massiccia dose di veleno.
Scorre nelle vene,
potente e micidiale,
mistico e appagante,
aiutato da battiti repentini della pompa cardiaca ad irrorare ogni centimetro quadrato dei tessuti.
Il corpo si nutre di questa perfida essenza,
la inala,
la tocca,
la fà scorrere al suo interno.
Il sistema immunitario non si preoccupa di difendere,
inebriato come una baccante dalla tossicità di questa creazione...
che lenta e inesorabile sale ad inquinare il mare grigio che fluttua nella cranica calotta:
il polo Nord del mio essere.
La rivolta dei nocicettori è in atto,
dovrebbero rispondere in modo differenziato agli stimoli nocivi,
oggi è sciopero,
oggi è rivolta,
si trovano tutti in piazza, nudi a manifestare.
Si insinua anche là.. nell'OTO
l'acredine della sostanza, si snoda nei suoi labiriti, rompe la coordinazione, promuove l'andamento barcollante.
Eccoli giungere...
...risalendo la corteccia cerebrale,
arrampicandosi come voraci scimmie verso il loro casco di banane, arrivano.
Salgono sul palco per il loro comizio, trasportati dall' olfatto, dalla vista, dal tatto, dall'udito.
Sono loro: fenomeni allucinatori.
_Si acclama_il delirio_
domenica 13 dicembre 2009
Non arte.
Anche se per qualche ora sono uscita.....
Sono sempre in quella specie di foresta.
Non ho più parole per descriverla.
Ma immagini.
Questi scatti che posterò oggi sono miei, senza modifiche ne nulla, solo scatti.....sono foto strane lo so........
Set per voi, un po' psichedelico.
________________LA MIA FOLLE FORESTA________________
"Come closer and see
See into the trees Find the girl
While you can
Come closer and see
See into the dark
Just follow your eyes
Just follow your eyes
I hear her voice
Calling my name
The sound is deep
In the dark
I hear her voice
And start to run
Into the trees
Into the trees
Into the trees
Suddenly I stop
But I know it's too late
I'm lost in a forest
All alone
The girl was never there
It's always the same
I'm running towards nothing
Again and again
and again and again and again...
And again " (R.Smith)
_A forest_ per voi.
Cosa ne pensate?
Buon fine domenica a voI.
_Fate il vostro gioco_
sabato 12 dicembre 2009
A Forest
Una foresta perduta.
Una foresta incantata e terrificante allo stesso tempo.
Sì...terrificante, perchè si percepiscono odori primordiali,
si hanno visioni,
oscure e chiare, abnormi e minuscole.
Visioni.
Prima parte un flebile suono, poi aumenta in sapore, piano, piano, prende forma, prende ritmo.
Eccolo.
Iniziano le danze, danze malincoallegre.
I sentieri non sono tracciati nella foresta perduta, la voce mi guida.
Chiama il mio nome.
Voce.
Nella folta obscurità.
Tra gli intricati cespugli, al dì là di fiumiciatoli e pantanosi angoli.
Il ritmo non si è interrotto,
dà il LA ai battiti del cuore, che lo seguono.
Persa nella foresta.
La foresta perduta.
Un eco che svanisce e prepotente ricompare.
E' questo che provavano prima di estinguersi?
Orme.
Le foglie conversano di arcani misteri, in lingue dimenticate dal mio esile intelletto,
decifrate in parte solo dall'anima.
Il semaforo è rosso,
clacson e sirene,
ruomori di catene di montaggio.
scricchiolano gru.
Fischiano vigili.
Il bip bip del cuore è registrato meccanicamente da un macchinario a ventosa posto sul mio petto...
Tintinnano le monetine nel cappello del vagabondo all'angolo.
_In che realtà vivo?_
_Sono il vostro croupier_ fate il vostro gioco_la partita è aperta.
venerdì 11 dicembre 2009
Non sarà il caso di muoversi?
ASPETTARE : "non agire per una certa quantità di tempo, in vista di qualcosa che si pensa o si teme debba accadere"
Aspettavo di crescere..."perchè sono cose da grandi.."
Aspettavo qualcuno che si ricordasse di venirtmi a prendere quando la scuola era finita.
Aspettavo il topino del dente.
Aspettavo di uscire la sera, per la prima volta.
Aspettavo di dare il primo bacio.
Aspettavo di amare per la prima volta.
Aspettavo di fare il mio primo vero viaggio da sola.
Aspetto il treno per l'andata al binario 2.
Aspetto il treno per il ritorno al binario 12.
Aspetto l'autobus, il 21 o l'H, ma anche il 22 o il 41, vanno benisimo.
Aspetto che inizi il lavoro.
Aspetto che siano le 12:30 per pranzare.
Aspetto che arrivi l'ora di tornare a casa.
Aspetto che arrivi l'ora di coricarsi.
Aspetto che arrivi l'ora di svegliarsi...perchè il sonno stenta ad arrivare.
Aspetto prima di fumare un'altra sigaretta.
Aspetto che arrivi il freddo.
Aspetto in fila per prendersi un caffè annacquato alle macchinette.
Aspetto il fine settimana.
Aspetto il lunedì.
Aspetto le vacanze.
Aspetto di essere sicura di me.
Aspetto di essere forte.
Aspetto di fare la mia mossa.
Aspetto che il traffico nell'anima_svanisca.
Aspetto.
Aspetto.
Aspetto.
Aspetto.
_Sono il vostro Croupier_fate il vostro gioco.
Aspettavo di crescere..."perchè sono cose da grandi.."
Aspettavo qualcuno che si ricordasse di venirtmi a prendere quando la scuola era finita.
Aspettavo il topino del dente.
Aspettavo di uscire la sera, per la prima volta.
Aspettavo di dare il primo bacio.
Aspettavo di amare per la prima volta.
Aspettavo di fare il mio primo vero viaggio da sola.
Aspetto il treno per l'andata al binario 2.
Aspetto il treno per il ritorno al binario 12.
Aspetto l'autobus, il 21 o l'H, ma anche il 22 o il 41, vanno benisimo.
Aspetto che inizi il lavoro.
Aspetto che siano le 12:30 per pranzare.
Aspetto che arrivi l'ora di tornare a casa.
Aspetto che arrivi l'ora di coricarsi.
Aspetto che arrivi l'ora di svegliarsi...perchè il sonno stenta ad arrivare.
Aspetto prima di fumare un'altra sigaretta.
Aspetto che arrivi il freddo.
Aspetto in fila per prendersi un caffè annacquato alle macchinette.
Aspetto il fine settimana.
Aspetto il lunedì.
Aspetto le vacanze.
Aspetto di essere sicura di me.
Aspetto di essere forte.
Aspetto di fare la mia mossa.
Aspetto che il traffico nell'anima_svanisca.
Aspetto.
Aspetto.
Aspetto.
Aspetto.
_Sono il vostro Croupier_fate il vostro gioco.
giovedì 10 dicembre 2009
Dormire___Alice___dormire
_E domani un'altro venerdì, che non sarà diverso dagli altri venerdì, che preannuncerà una altro solito fine settimana_
_Sola in questa solita sola solitudine_
_Che gusto ha il sapore del silenzio?_
_Che suono ha l'ansia?_
_In quest'irreale realtà......mi nascondo sotto le lenzuola,
a volte penso che sarebbe bello....addormentarsi e non svegliarsi più,
a volte penso che sono stronza a pensarlo_
_Oggi la me guerriera deve riposare, stanca_
Un abbraccio a tutte voi e scusate...vorrei leggervi.....scrivervi....vedere i vostri successi....e consolare gli insuccessi (spero pochi, anzi pochissimi), ma sta sera_stanca_devo riposare........
Solo una cosa....i momenti di stanchezza ci sono, ma si rimane principesse guerriere, si riprende fiato, e poi si riparte_
So che è una domanda che non so perchè la faccio ma mi sta uscendo in automatico_
Ma qualcuno di voi alle elementari aveva genitori separati?_
_Sola in questa solita sola solitudine_
_Che gusto ha il sapore del silenzio?_
_Che suono ha l'ansia?_
_In quest'irreale realtà......mi nascondo sotto le lenzuola,
a volte penso che sarebbe bello....addormentarsi e non svegliarsi più,
a volte penso che sono stronza a pensarlo_
_Oggi la me guerriera deve riposare, stanca_
Un abbraccio a tutte voi e scusate...vorrei leggervi.....scrivervi....vedere i vostri successi....e consolare gli insuccessi (spero pochi, anzi pochissimi), ma sta sera_stanca_devo riposare........
Solo una cosa....i momenti di stanchezza ci sono, ma si rimane principesse guerriere, si riprende fiato, e poi si riparte_
So che è una domanda che non so perchè la faccio ma mi sta uscendo in automatico_
Ma qualcuno di voi alle elementari aveva genitori separati?_
mercoledì 9 dicembre 2009
Grinding Halt________________________
IL VOSTRO INCONSCIO HA DETTO CHE::::::::::::::::::::::
Allora.......
per ora ho poco tempo quindi iO e Alice ci limitiamo a fornirvi gli strumenti x decifrare i risultati del vostro test ____ehehehe____interessanti comunque.
Siamo contente che alcuni di voi siano lettori di Palahniuk...semplicemente uno scrittore geniale, io adoro in particolare CAVIE.
Adesso non ricordo benissimo in che libro sia il test, potrebbe essere in Survivor o Rabbia o anche Invisible Monster... MMM non mi ricordo proprio.
Volevo contestualizzare un attimo però...
Questo test viene fatto da un personaggio del libro ad un altro e (se la memoria non mi fà sgambetto) dovrebbe essere stato "ideato" da Jung....
iO e Alice non siamo certo esperte di psicologia o quant'altro...però...da ciò che abbiamo letto...
questo test chiama in causa il subconscio...ehehehe e come ha scritto CONTRA guardate quanto inconscio emerge dalle vostre risposte!!!!!!!!
Quindi bando alle ciance e:
Il colore rappresenta sè stessi (leggete come il vostro subconscio vi ha descritti tramite gli aggettivi che avete usato!!!!!).
L'animale rappresenta la gente....e gli aggettivi come voi vedete le persone.
Il fiume la sessualità.....
La stanza bianca rappresenta la morte e quindi le sensazioni che suscita in voi.
Bene! Questo è il test.
Nun è niente di che in realtà....ehehe...scusate se vi ho fatto perdere tempo...se vi è piaciuto invece....tanto meglio.
Più tardi aggiornerò il blog.
_Ciau a tutti_ meditate gente_meditate_
iO e Alice.
per ora ho poco tempo quindi iO e Alice ci limitiamo a fornirvi gli strumenti x decifrare i risultati del vostro test ____ehehehe____interessanti comunque.
Siamo contente che alcuni di voi siano lettori di Palahniuk...semplicemente uno scrittore geniale, io adoro in particolare CAVIE.
Adesso non ricordo benissimo in che libro sia il test, potrebbe essere in Survivor o Rabbia o anche Invisible Monster... MMM non mi ricordo proprio.
Volevo contestualizzare un attimo però...
Questo test viene fatto da un personaggio del libro ad un altro e (se la memoria non mi fà sgambetto) dovrebbe essere stato "ideato" da Jung....
iO e Alice non siamo certo esperte di psicologia o quant'altro...però...da ciò che abbiamo letto...
questo test chiama in causa il subconscio...ehehehe e come ha scritto CONTRA guardate quanto inconscio emerge dalle vostre risposte!!!!!!!!
Quindi bando alle ciance e:
Il colore rappresenta sè stessi (leggete come il vostro subconscio vi ha descritti tramite gli aggettivi che avete usato!!!!!).
L'animale rappresenta la gente....e gli aggettivi come voi vedete le persone.
Il fiume la sessualità.....
La stanza bianca rappresenta la morte e quindi le sensazioni che suscita in voi.
Bene! Questo è il test.
Nun è niente di che in realtà....ehehe...scusate se vi ho fatto perdere tempo...se vi è piaciuto invece....tanto meglio.
Più tardi aggiornerò il blog.
_Ciau a tutti_ meditate gente_meditate_
iO e Alice.
martedì 8 dicembre 2009
RuuuuOOOOtttttttAAAAAAAAAAA
Sono su una ruota panoramica di emozioni moleste,
è appena morta un'altra sigaretta tra le mie labbra
e le mie fauci sono arse,
dalla sete, dalla sechezza
del fumo acre.
Il panico è mio compagno di giostra
sta lì
a fissarmi
e mi tremano le mani
e il cuore è in gola.
Sto provando a battere su lettere di una tastiera del pc
per formulare frasi,
che abbiano l'effetto di formule magiche,
che blocchino la ruota.
Ma la folla dei perchè, dei ma, dei se,
si affaccia alla mia mente e non mi dà
tregua.
Perchè compro sempre il biglietto per salirci?
Perchè?
So le sensazioni che si provano...
è l'illusorio pensiero che il "prossimo giro" sarà meglio...perchè sarò più forte?
_Il cuore batte allo stesso ritmo di squilli telefonici a cui non si ha mai risposta_
_Il terrore_
Per vincere la mia angoscia, viviamola come una distrazione...vi propongo un test....letto su uno dei libri di uno dei miei scrittori preferiti (Palahniuk).
Chi vuole può rispondere nel commento, poi nel prossimo post svelerò l'enigma delle soluzioni.
TEST:
Scrivi un colore.
Definiscilo con 3 aggettivi.
Scrivi un animale.
Definiscilo con 3 agettivi.
Scrivi un fiume.
Definiscilo con 3 aggettivi.
Pensa di essere in una stanza bianca, senza finestre, sola.
Descrivi 3 sensazioni che provi.
è appena morta un'altra sigaretta tra le mie labbra
e le mie fauci sono arse,
dalla sete, dalla sechezza
del fumo acre.
Il panico è mio compagno di giostra
sta lì
a fissarmi
e mi tremano le mani
e il cuore è in gola.
Sto provando a battere su lettere di una tastiera del pc
per formulare frasi,
che abbiano l'effetto di formule magiche,
che blocchino la ruota.
Ma la folla dei perchè, dei ma, dei se,
si affaccia alla mia mente e non mi dà
tregua.
Perchè compro sempre il biglietto per salirci?
Perchè?
So le sensazioni che si provano...
è l'illusorio pensiero che il "prossimo giro" sarà meglio...perchè sarò più forte?
_Il cuore batte allo stesso ritmo di squilli telefonici a cui non si ha mai risposta_
_Il terrore_
Per vincere la mia angoscia, viviamola come una distrazione...vi propongo un test....letto su uno dei libri di uno dei miei scrittori preferiti (Palahniuk).
Chi vuole può rispondere nel commento, poi nel prossimo post svelerò l'enigma delle soluzioni.
TEST:
Scrivi un colore.
Definiscilo con 3 aggettivi.
Scrivi un animale.
Definiscilo con 3 agettivi.
Scrivi un fiume.
Definiscilo con 3 aggettivi.
Pensa di essere in una stanza bianca, senza finestre, sola.
Descrivi 3 sensazioni che provi.
lunedì 7 dicembre 2009
BENDATA
_OCCHI BENDATI_
Mani che bramano di esplorare ignoti universi,
narici aperte per cogliere la forma e il colore degli odori.
Orecchie tese ambiscono a determinare il sorgere e il tramontare di suoni.
Labbra serrate nell'immenso caos generato dal silenzio,
le papille gustative si dimenano
al sapore acre della codardia.
Un amplificatore, "dispositivo che modifica l'ampiezza, di un fattore moltiplicativo, del segnale che lo attraversa", delle mie emozioni.
Piccoli respiri flebili,
sensazioni passeggere,
una mente che si contorce,
in un'assurda e inesistente follia.
La follia della ragione.
"Sunk deep in the night
I sink in the night
Standing alone underneath the sky
I feel the chill of ice
On my face
I watch
The hours go by" (At night, R.Smith)
domenica 6 dicembre 2009
SE:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
_________________________________________________
E...se tutto non fosse altro che un palloncino?
Se bastasse allentare la presa,
per vederlo volare via????
_________________________________________________
______________________________________
E se ci sentissimo imprigionati
in ore e ore di angoscia,
e invece scoprissimo che sono solo.....
secondi?
______________________________________
________________________________
Vortici di parole.........
________________________________
Dio che ansia:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Passerà::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Buona domenica.
sabato 5 dicembre 2009
E poi....
Poi....
ci sono giorni così.
Dove la tua immagine è solo una sagoma sfuocata,
gettata in un qualsiasi luogo della casa,
senza la volontà reale di indossare le scarpe e procedere.
E muoversi.
E poi....
ci sono giorni così.
Dove metteresti in
valigia alla bene e meglio quei quattro stracci che hai,
e vorresti sparire come un ombra.
Sai già che i problemi ti inseguiranno, ma non ti importa,
ti importa solo di ANDARTENE VIA.
Andartene.
Andartene.
Giorni in cui tutto è in bianco e nero,
in cui avverti presenze attorno a te.
Non capisci il loro ruolo,
le noti appena
con la coda dell'occhio,
senza smettere di fissare l'orizzonte,
ma sai che ci sono.
Sai che sono lì.
E hai una fottutissima paura di girarti e guardarle negli occhi.
Tuttavia rimango immobile a fissare
il dolore,
che si rimanifesta
che fà meno male,
che fà uscire meno sangue
ogni volta
lo guardiamo sempre più immobili.
Non vogliamo lacrime,
non ne abbiamo.
No.
Imperterrite, faccia a faccia con te.
Solo piccole macchie di
sangue....
rendono impura la nostra immagine vitrea.
_Volevo postarvi un'altra canzone dei the Cure ma non riesco a decidere quale, quindi se vi và asoltatene una che vi piace..._
Buon sabato_iO e Alice.
venerdì 4 dicembre 2009
SUBWAY
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